Lilith la prima Donna.

Fu
un tempo Dea Civetta, la sua nascita risale alla notte dei tempi ed è
una delle divinità più antiche della storia del mondo. Rappresentata
come la donna_civetta appunto fa parte di quella schiera di divinità
antropomorfe caratterizzate dall aspetto animale o che all animale
stesso fanno riferimento.
Ripresa nelle mitologie di tutto il mondo,
dal Dio Techoloti Azteco ( che fu androgino ) al nostro vecchio mondo
con le raffigurazioni di Ashtarte, Isis stessa, Minerva per poi tornare
nelle sue vesti in prossimità del medioevo ma trasformandola da Dea a
Demmone a causa della sua irruenza e non sottomissione a nessun essere
maschile che fosse esso umano ( Adamo appunto ) o Dio stesso .
Il Mito Perduto di Lilith.
Esiste
una storia omessa o poco raccontata nei miti della Genesi che parla
della prima donna creata da Dio, il cui nome è Lilith e non Eva.Una
leggenda antica narra che la prima moglie di Adamo fosse proprio Lilith
creata dalla stessa sostanza del compagno e a questi contemporaneo nella
nascita."Dio creò l'uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò,
maschio e femmina li creò "(Genesi, 1:27; 10).Nel secondo capitolo si
ripete poi, con parole diverse, prima la creazione dell'uomo con polvere
del suolo (Genesi 2:7) e poi, dalla costola di Adamo (Genesi 2:22), la
creazione della donna chiamata Eva.Prima ancora che nell'Antico
Testamento, il mito di Lilith compare nelle antiche religioni
mesopotamiche ed ebraiche.Di Lilith si sa che preferì fuggire dal
Paradiso Terrestre piuttosto che sottomettersi alla volontà di Dio e di
Adamo. Non volle giacere sotto al suo compagno in senso fisico e
simbolico e così andò via.La cultura Medioevale non ci si mise molto a
trasformare la figura di Lilith in quella di un demone.
Si legge ne
"L'alfabeto di Ben-sira" (di autore anonimo, scritto nel X secolo dopo
Cristo) "Ella disse 'Non starò sotto di te, ' ed egli disse 'E io non
giacerò sotto di te, ma solo sopra. Per te è adatto stare solamente
sotto, mentre io sono fatto per stare sopra."Lilith pronunciò così
infuriata il nome di Dio, prese il volo ed abbandonò il giardino del
Paradiso, rifugiandosi sulle coste del Mar Rosso. Lilith non avendo
toccato l'Albero della Conoscenza non fu condannata alla mortalità.
Lilith divenne così nell'immaginario comune sinonimo di male.
Antiche
leggende narrano che Lilith (al pari di Lamia un'altra dea divenuta
demonessa) rubasse i bambini e li uccidesse. Il mito che precede la sua
demonizzazione invece la ricorda come protettrice delle partorienti,
invocata per tutelare le donne gravide.Non ci vuole molto ad individuare
nel mito di Lilith la paura dell'uomo nei confronti di una donna che
non si conforma alle sue leggi. In Lilith riecheggiano tutti i timori al
maschile per una donna che dice "no", che non si lascia addomesticare e
che segue la sua natura ferina.Qualcuno insinua che il serpente
tentatore della Genesi fu proprio Lilith (alcune raffigurazioni la
rappresentano con coda di serpente, altri con artigli rapaci).Si
intravede in Lilith l'unica figura per mezzo della quale esprimere la
femminilità si rischia di mettere il bavaglio ad altre energie che
dimorano nella nostra coscienza. Censurare a piè pari Lilith
analogamente significa rendere monca l'espressione della natura
femminile che conserva una parte selvaggia e ingovernabile.Come ogni
polarizzazione conduce alla messa tacere di altre energie che, se
soffocate, provocano disagi, così, ti invito ad ascoltare le tentazioni
di Lilith, ma a non fare di essa l'unica immagine a cui ispirarsi.E'
importante dire "no" quanto è importante dire "si". E' fondamentale
saper discernere quando esserci con una presenza attiva e consapevole
così come quando decidere che è ora di andare con fermezza ed
autorevolezza.In questo contesto in cui si parla spesso di "sacro
femminino" mi piace inoltre riabilitare la figura del "sacro mascolino",
il principio al maschile che si esprime molto bene in figure
archetipiche come quelle de "Il sole", "L'imperatore" e "Il Papa" negli
arcani maggiori.Unendo queste tre energie ne vien fuori l'immagine di un
uomo risoluto che non tentenna costantemente, che non vacilla
(L'Imperatore) che media l'azione con il sentire caldo del cuore (Il
Sole) e che comunica autenticamente (Il Papa) senza fronzoli, né
esagerazioni l'essenza delle sue intenzioni.
Un uomo consapevole è
così pronto per unirsi ad una donna consapevole che ha mediato le
energie delle altre 3 figure universali: la fascinazione de
"L'imperatrice", l'accettazione incondizionata de "La Luna" e la
gestazione de "La Papessa". E' una donna che sa accettare e trasformare
dentro di sé, che si fa ricettacolo di attrazione, inglobazione ed
evoluzione, una donna salda, conscia del suo potere e della sua
legittimazione nell'esercitarlo.Quando un uomo e una donna consapevoli
si incontrano non c'è spazio per le beghe tra Lilith e Adamo per chi
deve stare sotto e chi deve stare sopra, né tentativi di
de-responsabilizzazione su chi ha mangiato la mela e perché.Quando un
uomo consapevole e una donna consapevole si incontrano non c'è mito che
tenga ad ispirare la loro storia, perché loro sono IL MITO fondativo,
ogni giorno spargono sensazione di unità tutt'intorno, ispirando
accettazione e tolleranza ad ogni incedere.
Con amore a tutti gli uomini e donne.
LadyDeath75