La Scelta Dell'Anima
Prima
della nascita, l'anima di ciascuno di noi sceglie un'immagine o disegno
che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù,
un daimon, che è unico e tipico nostro. Tuttavia, nel venire al mondo,
dimentichiamo tutto questo e crediamo di esserci venuti vuoti. E' il
daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del
disegno prescelto. È lui dunque il portatore del nostro destino.
Secondo
Plotino (205-270 d.C.), il maggiore dei filosofi neoplatonici, noi ci
siamo scelti il corpo, i genitori, il luogo e la situazione di vita
adatti all'anima e corrispondenti, come racconta il mito, alla sua
necessità. Come a dire che la mia situazione di vita, compresi il mio
corpo e i miei genitori che magari adesso vorrei ripudiare, è stata
scelta direttamente dalla mia anima, e se ora la scelta mi sembra
incomprensibile, è perché ho dimenticato."
(cit. tra virgolette tratte da: "Il Codice dell'anima", James Hillman, ed. Adelphi
Premesso
che esistono scuole di pensiero diverse nell'ambito della
reincarnazione, sono molti gli studiosi e le correnti spirituali che
attribuiscono questa scelta alla volontà personale. Che si tratti di
scelta individuale, influenzata dalle circostanze e dai comportamenti
adottati nelle vite precedenti o da altre presenze non è dato a sapersi.
Ma una cosa è certa, perlomeno per chi si occupa di queste tematiche: i
nostri genitori sono frutto di una scelta.
A soffermarsi sul tema,
fra i molti, lo psicoanalista James Hillman, secondo il quale a
contraddistinguere la nostra vita è la ghianda che portiamo dentro,
ovvero l'immagine di ciò che siamo davvero, scelta prima di venire al
mondo. Ovvero il nostro destino che, rispetto a quanto si crede, è
frutto di una scelta consapevole. Il concetto in realtà affonda le
radici in un passato remoto, basti pensare al mito di Er de "La
Repubblica" di Platone. Anche il filosofo neoplatonico Plotino
condivideva la teoria, sostenendo che tutti noi scegliamo il corpo, i
genitori, il luogo e la situazione di vita adatti all'anima.
In tale
ottica la nostra incarnazione è frutto di un destino già presente e
questa scelta include, secondo Platone, sia il libero arbitrio che la
necessità, le quali finiscono per coincidere.
L'idea che l'anima
scelga dove e come incarnarsi ritorna in moltissime filosofie e
religioni orientali, a partire dall'Induismo in cui il principio
spirituale detto Jiva, che precede la forma fisica, fa la sua comparsa
in questo mondo con l'individuo pur non nascendo con esso. Ovviamente la
reincarnazione dello Jiva nella condizione umana non è casuale ma
frutto del principio di causa effetto secondo la legge del Karma:
"raccogliamo ciò che abbiamo seminato. Il buon seme procura buoni
frutti; quello cattivo, frutti cattivi. Ogni azione, per piccola che
sia, produce effetti sul carattere."
LadyDeath75