Elementali

30.04.2018

Un elementale è un essere presente in diverse tradizioni spirituali e animistiche. La parola è un aggettivonato nell'ambito teosofico, indicante la peculiare caratteristica di tale creatura di appartenere ai quattro elementi classici: acqua, aria, terra e fuoco. Per estensione, elementale è passato da aggettivo a sostantivo, così da indicare direttamente il tipo di creatura, e non solo la sua natura. 

La natura è popolata da creature e spiriti invisibili sembra risalire agli albori dell'umanità, presentandosi come una caratteristica comune alle più svariate espressioni del paganesimo e dei riti animisti. 

Secondo le mitologie indigene africane o in quelle orientali persiane, indiane o cinesi, ad esempio, esiste una scala ascendente di spiriti fino ai deva e oltre, di cui l'uomo comune non ha percezione. 

Anche nell'antica Grecia, del resto, le divinità del pantheon politeista erano ritenute personificazioni delle forze della natura, e concepite ad essa immanenti; Talete affermava in proposito che «tutte le cose sono piene di dei».Si trattava di concezioni radicalmente anti-deterministe, che si contrapponevano già da allora alle prime forme embrionali del meccanicismo, e che in seguito, maturando, daranno vita ai più complessi sistemi filosofici del pitagorismo, del platonismo, e del neoplatonismo, per i quali ogni aspetto dell'universo non è che un'irradiazione dell'Anima del tutto, attraverso cui esso risulta intimamente vitalizzato da energie e forze arcane, celate nell'oscurità della materia. 

Un simile complesso di credenze, riconducibili entro la cornice della cosiddetta Vecchia Religione, fu ripreso in parte dal Cristianesimo, sostituendo però alle divinità pagane, inaccettabili per un culto monoteista, delle creature intermedie come gli angeli o i santi protettori, preposti ognuno alla "giurisdizione" di un particolare aspetto o elemento della realtà, che risulta così da essi tutta animata. Sul piano filosofico queste creature corrispondono ai concetti universali in grado di unificare gli enti appartenenti a un medesimo genere, classe o specie, concetti a cui Tommaso d'Aquino attribuiva un'essenza reale, viva, contrapponendosi a quanti li consideravano invece puramente nominali.

Nel Rinascimento, in cui si accentuò la visione magica ed esoterica della natura, sulla quale prosperò l'alchimia, si deve a Paracelso il primo esplicito trattato sugli spiriti elementali, che egli riteneva responsabili di ogni legge e avvenimento di natura.

« Questi esseri, benché abbiano apparenza umana, non discendono affatto da Adamo; hanno un'origine del tutto differente da quella degli uomini e da quella degli animali, [...] però si accoppiano con l'uomo, e da questa unione nascono individui di razza umana. »


(Paracelso, De nymphis, sylphis, pygmaeis et salamandris, trad. it. in Scritti alchemici e magici, Genova, Phoenix, 1991) 


LadyDeath75


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