Trovato il Vangelo di Barnaba ...
Trema la Chiesa. In questi anni di miscredenza e ateismo diffuso, proprio da Gerusalemme giunge una notizia di certo non confortante: secondo il team di studiosi del professor White Walter è stata ritrovata la Bibbia più antica del mondo, il primo esemplare di testo sacro che parlerebbe chiaro e tondo: Gesù non è mai esistito. "Abbiamo effettuato l'esame del carbon-fossile sul testo. Si tratta di un esame specifico per constatare l'antichità del materiale e i segni che si è procurato durante il passare degli anni. Ovviamente, siamo sicuri si tratti della prima Bibbia mai scritta, quella che insomma, sarebbe stata dettata dalla bocca del Signore ai profeti. Ebbene, in questo libro, manca proprio la parte del nuovo Testamento come la conosciamo noi oggi. Si parla, invece, di un profeta di nome Alvaro, ancora sconosciuto il suo cognome, o come al tempo si diceva, secondo me. Tale Alvaro, sarebbe stato l'iniziatore del cristianesimo, giunto a noi con questo nome per via del tessuto "cristallino", sempre pulito e come perfetto, indossato dal profeta. Ci troviamo di fronte al più grande errore della storia. Sembra incredibile, eppure è già tutto verificato. Ora stiamo analizzando le pagine a venire, ma secondo il testo, il profeta Alvaro sarebbe stato assunto in cielo senza esser morto, un po' come pare sia accaduto per Maria, la madre del Cristo. Più che di una persona realmente esistita, abbiamo a che fare con una presenza spirituale, divina, una sorta di fantasma, mandato dall'Alto per cambiare il mondo. In effetti, stando a quanto racconta questa Bibbia, gli autori sarebbero stati portati a scrivere non di un personaggio reale, bensì di una presenza, come dire, virtuale, immateriale. Facciamo attenzione, quindi, le nostre certezze potrebbero essere ben presto spazzate via".
Una scoperta eclatante che tanto farà parlare nei prossimi giorni e forse nei prossimi secoli. Nei giorni scorsi si è scritto molto, in particolare sui giornali del mondo islamico, sulla scoperta in Turchia di una Bibbia, che sarebbe stata scritta in lingua aramaica - la lingua di Gesù - millecinquecento anni orsono. La Bibbia è scritta su pagine di cuoio, in lettere d'oro. La copertina mostra iscrizioni in aramaico, e una croce, disegnata in maniera un po' rudimentale. L'interesse principale - da un punto di vista mediatico del documento - consisterebbe in alcune dichiarazioni di Gesù in cui si profetizzerebbe la venuta di Maometto. Fino ad ora però nessun media ha pubblicato una riproduzione delle esatte dichiarazioni attribuite al Cristo.Ma, ahimè, è ben probabile che questa straordinaria scoperta sia una bufala. Opera di un falsario, che secondo alcuni potrebbe essere uno studioso ebreo occidentale del Medio evo. Le critiche più fattuali sono giunte dai siriaci. Infatti per chiunque parli l'assiro moderno (noto anche come neo-aramaico) l'iscrizione del cosiddetto "Vangelo di Barnaba" è facilmente leggibile; ma sono altrettanto evidenti alcuni errori. L'iscrizione di fondo si leggerebbe, nella traslitterazione moderna: "b-shimmit maran paish kteewa aha ktawa al idateh d-rabbaneh d-dera illaya b-ninweh b'sheeta d-alpa w-khamshamma d-maran", e la sua traduzione sarebbe: "In nome di nostro Dio, questo libro è scritto dalle mani dei monaci dell'alto monastero a Ninive, nel 1500mo anno di Nostro Signore". Non c'è lo spazio ora per entrare nei dettagli degli errori grammaticali e concettuali, ma gli esperti di assiro moderno assicurano che sono evidenti, anche molto grandi. Fra l'altro, l'iscrizione parla di libro, ma in assiro non ci si riferisce mai alla Bibbia con la parola "libro". Si dice Vecchio e Nuovo Testamento, o Libro sacro. E' altamente improbabile che dei monaci possano aver compiuto errori così evidenti.